Domenica 11 agosto 2024 - Pane e Stelle

Alle ore 11 santa Messa nel prato dietro le Contessine

Dal Vangelo secondo Giovanni - I Giudei si misero a mormorare contro Gesù perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo».  ....
I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

COMMENTO
In questi giorni scrutiamo il cielo per scorgere stelle cadenti, sperando che una scintilla di luce realizzi i nostri desideri.
Il merito delle stelle cadenti non è di esaudire desideri, ma di metterli in luce, coscientizzando chi e cosa più sta a cuore.

Gesù nel Vangelo di oggi si presenta come “disceso dal cielo” perché potessimo essere “istruiti da Dio” a capire noi stessi, comprendendo la preziosità di ciò che siamo e abbiamo. Io sono il pane non solo “vivo” ma “della vita”, dice infatti.

Nel vocabolario per definire il cibo sostanzioso che nutre si usa il termine “com-panatico”: ciò che si mangia col pane. Interessante che per gli antichi l’importanza era data al pane.

Abbiamo bisogno di mettere in luce le priorità della vita.

Abbiamo bisogno che il cielo scenda nella nostra quotidianità.

Stiamo per celebrare la festa dell’Assunzione di Maria in cielo: è per noi l’occasione di sganciarci dalla terra, dalla frenesia degli impegni quotidiani e concederci il dono del viaggio dei viaggi: quello nel cielo dentro di noi.

L’antica liturgia pregava in latino: “Ave maris stella!”. Così vogliamo salutare Maria, stella del mare della nostra vita. Si canta anche: “Bella tu sei qual sole, bianca più della luna e le stelle più belle non saranno mai belle come te”.

La “stella del mare”. È un gancio in mezzo al cielo a cui possiamo appendere i nostri sogni e i nostri bisogni o attaccarci per tirarci su.

La “stella del mare” ci indica la direzione e ci dice “vai oltre!”, non ti fermare, cerca un senso.

La “stella del mare” sovrasta onde minacciose e venti contrari, non scappa nelle stagioni avverse, non teme nuvole grigie, promettendo che ogni paura di essersi perduti o timore di affogare, come ogni tempesta avrà il suo arcobaleno.

La “stella del mare” infine c’è anche se non la vedi o non la guardi perché preso a sfidare le onde contrarie, preoccupato di stare a galla, stressato per non farsi affondare. Fa aprire gli occhi sulla nostra realtà e sulle nostre relazioni, perché tanti sono vicini, ma accanto è un posto per pochi.

Come imitarla vivendo il cielo con i piedi piantati per terra?

In queste ferie di agosto diventa anche la stella di quel mare che è la nostra interiorità, ricco ma tuttavia poco considerato...

Non è questione di desideri utopici, ma di scelta di priorità, perché il merito delle stelle non è di esaudire desideri, ma di mettere in luce i bocconi di pane della vita.

Allora, come canta Edoardo Bennato, “seconda stella a destra, questo è il cammino...e poi dritti fino al mattino!”.

Vieni al Cresto a gustare il pane e le stelle.

ore 12.30 Il menù della festa che condividiamo:

Pane Benedetto
Insalata russa
Pomodori dell'orto con tomino
Frittatina alle erbe
Polentina pasticciata

Carnaroli alla Toma
o Fusilli al concassé di pomodoro fresco e basilico

Stufato di Asino con patate
Spezzatino al sugo con polenta

Panna cotta
Pesche al vino
Pesche con amaretti e cioccolato

Buona domenica!

 
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