Eventi

Festa dell'Immacolata

Siamo aperti dal 7 fino al 10 dicembre

Pranzo dell'Immacolata

Verdure piemontesi con tonno e porcini
Porchetta a cottura lenta con salsa tonnata
Flan di cardi con bagna caôda

Agnolotti al sugo di funghi
Riso Carnaroli con crema di carciofi

Guanciale brasato con purè di patate
oppure Polenta concia con uova al burro

Bônet con marron glacé

 

La cena delle feste è ricca di sorprese e piatti della nonna

 

Apertura per la settimana di Tutti i Santi

Siamo aperti da domenica 29 ottobre tutti i giorni per il ponte di Tutti i Santi.
Ad Ala di Stura la santa messa festiva  segue l'orario invernale: ore 17,30
1 novembre ore 17,30 in parrocchia
2 novembre ore 14.30 al camposanto
Ibra è tornato dal Marocco dove le popolazioni colpite dal terremoto stanno pian piano riscostruendo le casa e gli edifici pubblici.
Purtroppo il Consolato italiano a Casablanca continua a calpestare i diritti umani e rimanda all'infinito i visti per gli aventi diritto al ricongiungimento familiare. La Farnesina è impegnata a stare in piedi nelle crisi mondiali scivolando sempre senza cadere.... Siamo campioni a scivolare all'infinito come un pezzo di sapone da bucato.... riuscendo persino a bloccare all'ONU la risoluzione per il cessate il fuoco in Palestina, per obbedire al padrone del mondo.
Ma noi resistiamo e preghiamo che la pace arrivi come un dono, non meritato, dal cielo.
Se venite a trovarci ecco i piatti che troverete

 

Domenica 15 ottobre 2023

"Abbiamo lasciato la scuola e siamo venute a stare nella parrocchia della Sacra Famiglia. Qui forse siamo più al sicuro. Tutti i cristiani di Gaza praticamente hanno trovato rifugio qui”: lo ha detto all'Agenzia Sir suor Nabila Saleh, preside della scuola delle Rosary’s Sisters, la più grande della Striscia.

La decisione di abbandonare la scuola è arrivata poco fa dopo che Israele ha lanciato l’ultimatum agli abitanti di Gaza city di lasciare la città entro 24 ore per motivi di sicurezza. Alcuni degli sfollati ospitati nella scuola si sono spostati invece verso il valico di Rafah “ancora chiuso”.

Anche la parrocchia, come spiegato al Sir dal parroco padre Gabriel Romanelli, insiste nella area da sgombrare, ma al momento, conferma suor Nabila, “sono ancora tutti all’interno. Non sappiamo cosa accadrà stanotte, se saremo al sicuro o se sarà la nostra tomba”.

“La situazione ogni ora che passa è sempre più drammatica. Chi può fare qualcosa intervenga. Chiediamo aiuto al Papa”, conclude la suora in lacrime. Nella parrocchia oltre a centinaia di sfollati ci sono disabili gravi, malati, anziani e bambini. L’Organizzazione mondiale della sanità, in merito all’ultimatum, ha ribadito che spostare malati gravi equivale a una condanna a morte.

“Le persone preferiscono restare nelle strutture della parrocchia, sanno bene infatti che sono sempre state oasi di pace e non di guerra per tutti, senza distinzioni – dichiara al Sir il parroco, padre Romanelli -. Mi chiedo come sia possibile spostare anziani, malati, disabili, senza mettere a repentaglio la loro incolumità. Hanno paura a muoversi, temono per la loro vita. Da noi ci sono persone che sono state costrette dall’Esercito a sgombrare dalle zone di confine verso il centro città. Adesso dal centro città ci dicono di sgombrare verso sud. Ma tutto è distrutto, dove dobbiamo andare. Ci sono 1500 morti a Gaza, 400 sono bambini, i feriti 6mila. Hanno deciso di rimanere e stare accanto a Gesù in chiesa. Qui si sentono al sicuro. Con loro ci sono religiosi e religiose”.

Nel pomeriggio in parrocchia è stata celebrata una Messa per chiedere la fine della guerra.

Questa la situazione sabato mattina 14 ottobre a Gaza.
Oggi non sappiamo cosa sia successo nella notte. Al Cresto siamo aperti per pregare. Venite a condividere con noi il pasto e la preghiera.
La domenica ci apre alla speranza della Risurrezione.

 

Domenica 8 ottobre 2023

Riapriamo con un menù semplice e buono e il desiderio di rivedervi.
Bagna caôda senz'aglio con verdure
Peperoni con acciuga al verde
Riso alla toma
Polenta e salsiccia
Torta di mela
Panna cotta

 

Grazie a tutti!

Grazie a tutti per l'attenzione che ci avete riservato. Molti ci hanno chiamato per avere notizie di Ibra.
Vi confermo che Ibra ha raggiunto moglie e figli in Marocco: non hanno subito danni dal terremoto che ha scosso la loro casa e le stalle con gran spavento di uomini e bestie. Purtroppo qualche decina di Km più a sud ci sono stati morti e feriti.
Ibra rimarrà là fino a che il Consolato italiano non metterà il visto sui passaporti dei familiari.

Facendo il bilancio delle attività alle Contessine nella passata stagione siamo piacevolmente sorpresi per le ottime recensione che abbiamo ricevuto non solo per la ristorazione, ma anche per l'accoglienza e le celebrazioni. Anche le raccolte fondi hanno dato buoni frutti: tolte le spese siamo riusciti a dare

- 1.065 euro a Caritas in 4 bonifici per emergenza Terremoto in Siria e Turchia
- 2.000 euro a Davide onlus per iniziative di assistenza
- 1.000 euro a Caritas per terremoto Marocco
- 1.500 euro accantonati per lavori da fare

Riapriamo la casa ad ottobre, sempre su prenotazione.
Nel frattempo stiamo cercando di sollecitare il Consolato per il ricongiungimento familiare....

 
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