Eventi

Domenica 6 aprile 2025

Eccoci alla prima domenica di aprile, qui ad Ala i ciliegi non sono ancora in fiore, ma in compenso le primule hanno riempito di giallo i sentieri ed i prati, cascate di Rock Cress danno escono dai muri di pietra.

Sorridente Menù del giorno:
– Antipasti piemontesi
– Riso ai formaggi oppure tagliatelle al ragù
– Polenta e salsiccia oppure polenta con panna e funghi
– Maiale alle prugne
– Dolci della casa

θ Prenota al 328 2074207

Porta l’appetito, il resto lo mettiamo noi: gusto, compagnia e vista sui ciliegi in attesa di fiorire.

 

Domenica 30 marzo 2025

Tempo bello, la neve appena sciolta, primule fiorite e tarassaco tenero rallegrano i prati. Alle 13 dell'ora legale il pranzo è pronto con un menù tra l'inverno e la primavera. Venite a trovarci, ma prima chiamate 3282074207.
Ibra è ancora in Marocco, ma Lino e Rita ci danno una mano:

Falafel con insalatina
Frittatine alle erbe
Salumi della valle
Crostoni con tomino
Polentina con funghi

Riso ai formaggi
Tagliolini ai funghi
Tagliatelle al ragù

Polenta e salsiccia
Brasato al cioccolato

Bônet (quello vero di nonna Albina)
Torta di mele renette di Rita

Con l'ora legale la santa messa nella parrocchiale di Ala è alle ore 18.
Al Santuario di Martassina e al Cresto per ora non celebriamo ancora regolarmente.

 

La Candelora 2024

Sabato 1 febbraio 2024
Alle ore 20, prima della cena, ci sarà una breve liturgia della luce.

Domenica 2 febbraio
Le previsioni danno bel tempo ad Ala ma con temperature intorno ai 2 gradi.

Il 2 febbraio è la Candelora, la festa della presentazione di Gesù al Tempio.
Alle ore 17.30 faremo una celebrazione alle Contessine al termine della quale porteremo le nostre candele accese alla statua della Madonna.

Celebriamo un gesto di devozione che Giuseppe e Maria vollero compiere per indicare la loro appartenenza al Padre.

Allora, non essendo ancora avvenuta la redenzione di Gesù, che ci fa tutti figli nel battesimo, gli ebrei usavano mostrare la loro appartenenza, o almeno il desiderio di essere considerati figli del Padre, visitando il tempio, considerato il luogo della Presenza di Dio.

Presentavano il primogenito come atto di sottomissione e fede in Dio.

Per questo vi era la presentazione al tempio. La famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria, sanno, che il Figlio è stato loro affidato, perché lo custodiscano, secondo la volontà del Padre, poiché Egli è venuto per la salvezza di molti.

È davvero commovente il fatto che Dio ci ami tanto. Forse non ci pensiamo e, a volte, viviamo senza lo sguardo rivolto alla vera ragione della nostra nascita, che dovrebbe essere un coraggioso e gioioso cammino verso la vera vita.

La Chiesa vuole ricordarci la premura di Giuseppe nel portare la sua famiglia al tempio, come atto di fede e di amore. Ed è proprio in quel momento che la figura di Simeone, uomo giusto e timorato di Dio si rivolge a Maria, la mamma.

Rileggiamo questo stupendo racconto degli inizi della vita di Gesù tra di noi.

“Quando furono compiuti i giorni della purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: ‘Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore’ – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: ‘Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele’.”

Luce per illuminare le genti.

La candelora, il portare cioè le candele accese, è segno che siamo stati illuminati da questa luce che è Gesù.

CURIOSITA'

Proverbio sulla candelora: Per la santa Candelora se nevica o se plora dell'inverno siamo fora.

E i veneti dicono Ma se piove o tira vento de l'inverno semo dentro!

 

Capodanno a Le Contessine

31 Dicembre 2024

Cenone

Aspettando il nuovo anno

Antipasti

Salumi del territorio
Tomino alle erbe
Insalata russa
Polentina con funghi

Primi

Riso venere con gamberetti
Tagliolini al ragù

Secondi

Arrosto di vitello con patate
Cotechino con lenticchie

Dolci della casa

1 Gennaio 2025
Pranzo di Capodanno

Antipasti misti

Riso alla toma

Tagliatelle ai funghi porcini

Stracotto di bue con polenta

Pollo alla Bela Rosin

Dolci della casa

 

Menù di Domenica 22 Dicembre

Antipasto piemontese
Verza con arance e mele
Porcini fritti

Riso alla toma
Tagliolini al ragù

Spezzatino con polenta e patate
Polenta concia con funghi

Torta di mele
Mele alla panna

 
Altri articoli...
Cerca nel sito